La gioventù

Quarto di otto fratelli, Giuseppe Lazzati nasce a Milano il 22 giugno 1909 e riceve il Battesimo nella chiesa di S. Gottardo al Corso il 25 giugno.
La famiglia risiedeva nel quartiere di Porta Ticinese in una casa che si affaccia sulla darsena del Naviglio.
Nell'ottobre del 1915, Lazzati inizia le scuole elementari presso l'istituto "Vittoria Colonna".
Nel 1918 la famiglia si trasferisce ad Alassio per favorire la guarigione del padre,
che aveva contratto la tubercolosi polmonare durante la guerra, nella città ligure Lazzati frequenta la quarta elementare e la prima ginnasio.
Di ritorno con i familiari a Milano nel 1920, prosegue gli studi presso il ginnasio-liceo "Cesare Beccaria".
Come consuetudine della famiglia, Lazzati viene iscritto dalla madre all'Associazione studentesca «Santo Stanislao», perchè possa completare la propria formazione spirituale.
L'esperienza associativa avrebbe lasciato in Lazzati un segno profondo e permanente sul piano della formazione spirituale, grazie anche all'incontro con
un sacerdote che possedeva uno straordinario carisma e una grande capacità educativa: don Ettore Pozzoni, che Lazzati ha avuto come catechista al suo ingresso nell'Associazione.
Importantissimi per Lazzati sono stati gli esercizi annuali che la «Santo Stanislao» richiedeva ai suoi iscritti. Lazzati vi ha partecipato per la prima
volta nel 1922, all'età di tredici anni non ancora compiuti.
Il 1926 ha segnato un momento importante della vita di Lazzati: l'8 luglio muore suo padre, che aveva appena cinquant' anni.
Il diciassettenne Giuseppe si è visto così indotto a impegnarsi per il proprio sostentamento con l'impartire ripetizioni, concorrere con successo ad alcune
borse di studio e svolgere l'attività di aiutante-economo della «Santo Stanislao».
Anche per questo il suo legame con l'Associazione è divenuto più stretto ed
egli ha acquisito un ruolo più significativo di quello di un socio. Con il
1927, infatti, Lazzati cominciava a pubblicare sul «Bollettino» dell'Associazione articoli e note in cui offriva sintesi ragionate delle
conferenze tenute nella «Santo Stanislao».
Che il suo legame e il suo ruolo nell'Associazione sia cresciuto nel tempo è anche suggerito dal fatto che, dopo
il giugno 1927, conseguita brillantemente la maturità, anziché confluire in
altra associazione come suggeriva lo statuto associativo, Lazzati ha continuato
a vivere nella «Santo Stanislao» rimanendo a disposizione dei soci minori.
Nel marzo 1928, agli esercizi, era stato colpito profondamente dalla biografia scritta dal salesiano Don Cojazzi sulla figura di Piergiorgio Frassati (deceduto tre anni prima).
Ma ciò che sembrava stare veramente a cuore a Lazzati in quegli anni di formazione intellettuale e spirituale
era la risposta a un interrogativo di fondo: qual è la volontà di Dio nei miei confronti? A cosa mi chiama Dio?
Lazzati lo veniva intuendo, seguendo l'esempio di Pier Giorgio. Sentiva che Dio lo chiamava alla santità. Santità
come responsabilità per sacerdote, religiosi o laici.
lmportante è stato anche l'incontro del giovane Lazzati con il Cardinale Schuster.
L'incontro tra i due avvenne quando l'arcivescovo
chiese che gli venisse presentato lo Statuto della «Santo Stanislao» e, dopo
aver augurato ai giovani soci di continuare nelle attività svolte, fissava loro un appuntamento per l'8 novembre.
In quel giorno Schuster si recò a far visita all' Associazione e lì individua
puntualmente Lazzati poiche è al giovane universitario che è affidato il compito di presentare la «Santo Stanislao» al nuovo Arcivescovo.
Schuster ha certamente ascoltato con benevola attenzione
quel giovane che stava parlando, forse ricordando il suggerimento
cristiano nella regola di San Benedetto secondo la quale
l'abate chiede consiglio anche al più giovane, «perché
spesso è al più giovane che Dio rivela le decisioni migliori».
Sono seguiti mesi di serio impegno che hanno portato Lazzati a laurearsi nel 1931 con pieni voti assoluti e lode con una tesi su Teofilo di Alessandria,
pubblicata poi da Vita e Pensiero nel 1935.
In quello stesso anno e nel successivo Lazzati è stato allievo ufficiale concludendo il corso come sottotenente degli Alpini.
Contemporaneamente Don Ettore Pozzoni, divenuto Assistente Diocesano dei Giovani di A.C., avendolo
conosciuto nei primi anni della sua presenza alla «Santo Stanislao», lo
invitava a collaborare con la Federazione della Gioventù Cattolica ambrosiana come Incaricato Studenti.