Costante Piazza
 
						Monza 1 gennaio 1926 – 1961 - Monza 4 marzo 2010
						"Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità", è l'espressione biblica con la quale don Enrico Rossi ha voluto sintetizzare la personalità di Costante, semplice e apparentemente defilata.
                        
La sua professione lo ha visto impiegato al Banco Ambrosiano e contemporaneamente impegnato come delegato sindacale. Si è prodigato in varie attività parrocchiali, nell'ambito dell'associazionismo cattolico e quello caritativo della S. Vincenzo.
                        
Costante era estremamente rigoroso ed umilmente diligente in ogni attività nella quale era coinvolto, sia nell'ambito lavorativo, sia negli impegni di Istituto e di preghiera.
                        
Un sabato sera, al termine di una giornata particolarmente impegnativa, a seguito di un faticoso incontro di formazione all’Eremo, mentre tutti stavano andando a dormire, chiese ad un amico di recitare insieme il Rosario. La risposta negativa e un poco brusca, forse per la stanchezza della persona a cui era stata rivolta la richiesta, non turbò Costante che reagiva sempre con un sorriso per non mettere a disagio gli altri e comprendeva le loro difficoltà.
                        
In altre circostanze, Costante era meno tollerante, soprattutto quando si trattava di prendere le difese dei poveri e degli emarginati.
                        
In lui si poteva riconoscere i tratti caratteristici dei puri di cuore, dei misericordiosi e dei miti. Ricordando la consuetudine di Costante per una frequente e ben preparata confessione, il parroco ha rivelato di aver visto in lui la mansuetudine dei piccoli nel Regno di Dio.
						
