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I cristiani "anima del mondo" secondo un documento del II secolo

Diogneto

Il IV capitolo della Costituzione dogmatica sulla Chiesa, promulgata dal Concilio ecumenico Vaticano II il capitolo, cioè che ha per oggetto i laici, termina con una citazione avente valore di sintesi, come dice l’espressione che la introduce: “In una parola: ciò che l’anima è nel corpo, questo siano nel mondo i cristiani”. La citazione - nella quale i Padri hanno mutato l’indicativo affermativo sono nel congiuntivo esortativo siano - è tratta dall’A Diogneto (purtroppo citato in nota ancora quale Lettera a Diogneto mentre la critica recente non vi ravvisa la tipologia epistolare ma piuttosto il discorso di tipo apologetico-esortatorio), documento tra i più significativi, per contenuto e per forma della letteratura cristiana dei primi secoli, e più precisamente dalla parte centrale del documento composta dai capitoli V e VI nei quali l’autore, ignoto descrive il modo di vivere dei cristiani, la loro posizione nel mondo. Difficilmente il lettore moderno avverte il pregnante significato dell’espressione tolta da suo contesto il quale, nel suo insieme, rappresenta una particolare, felice interpretazione del rapporto cristiani-mondo la cui attualità il Concilio ha voluto sottolineare.

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Testo pubblicato in "Dossier Lazzati 16" e "Vita e Pensiero" (giugno 1972)